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Per il marchio chiave di Schneider Electric questo importante anniversario mostra come la combinazione di un ottimo portafoglio di strumenti e di una forza lavoro di talento abbia dato come risultato una lunga partnership, riconosciuta a livello mondiale.

Eurotherm di Schneider Electric celebra 50 anni di attività, che hanno visto una modesta start-up britannica, con uffici al piano superiore di un piccolo negozio, diventare un marchio globalmente riconosciuto, noto per la sua strumentazione specialistica, i sistemi e i servizi. Lo sviluppo dei prodotti ha avuto inizio in uno dei garage dei fondatori nel 1965 ed è culminato con la nascita del regolatore di temperatura MK1. Questo primo prodotto di controllo allo stato solido sfuttò il settore in rapida espansione dell’elettronica ad alta tecnologia degli anni ’60 per risolvere difficoltà insite nel processo di fabbricazione del silicio monocristallino, fornendo il livello cruciale di accuratezza nel controllo della temperatura richiesto da quello che al tempo era un settore nuovo e in rapida crescita. 

Risolvere i problemi del cliente è di importanza capitale per Eurotherm, e i suoi ingegneri parlano con passione di come l’avere questo obiettivo sempre presente abbia stimolato balzi tecnologici e idee creative. I dipendenti hanno sempre avuto marcati legami con i loro clienti, sentendosi responsabili dei prodotti per tutta il loro ciclo di vita (che può essere di decenni), con la consapevolezza dell’impatto di problemi che possono rallentare la produzione. Di fronte al caso difficile di un cliente, gli ingegneri di Eurotherm spesso applicano una soluzione innovativa che si basa su una mix creativo di competenze di controllo del processo e di applicazione industriale, con lo scopo di far ripartire il processo il più presto possibile. 

 In un’occasione, un ingegnere del settore Ricerca e Sviluppo doveva dimostrare una teoria per cercare di risolvere un problema che pensava fosse causato da un eccesso di elettricità statica in un impianto. La normale apparecchiatura di collaudo non forniva i risultati sperati, quindi sfruttò una nuova idea per creare un semplice generatore elettrostatico Van de Graaff, utilizzando una normale lattina e un nastro di gomma. In questo modo riuscì a riprodurre bene il tipo di carica statica che causava l’errore, consentendogli di effettuare le modifiche di collaudo al prodotto del cliente. Il suo semplice generatore era così efficace nell’illustrare la teoria della statica che diventò una delle attrazioni principali nelle esposizioni ingegneristiche e scientifiche a cui partecipavano i rappresentanti di Eurotherm STEM (Science Technology Engineering Mathematics), per dimostrare complessi problemi tecnici in modo semplice e di facile comprensione. La competenza e la determinazione nel trovare la soluzione al problema del cliente sono una costante e rimangono lo stimolo principale dell’azienda; esse portano talvolta a rompere le convenzioni, dando un impulso alla tecnologia industriale e facendola avanzare a grandi passi.

In seguito a quei primi successi, dopo il primo prodotto di controllo, Eurotherm continuò a svilupparsi e ad espandersi, riconoscendo il potenziale di crescita dell’elettronica industriale. Furono fondate aziende indipendenti affinché sviluppassero registratori di dati (Chessell), sistemi di automazione dei controlli (TCS Turnbull Control Systems) e trasmissioni industriali a velocità variabile (SSD Shackleton System Drives). Tutte e quattro le aziende hanno conseguito successi internazionali e, nel 1974, sono state riunite sotto un’unica holding internazionale, Eurotherm International, per poi entrare a far parte di Invensys, nel 1999, attraverso la fusione di Siebe plc con BTR plc. Più recentemente, Eurotherm è stata acquisita da Schneider Electric, nel gennaio del 2014. Eurotherm è diventata Eurotherm by Schneider Electric e, in particolare, all’interno del gruppo aziendale Schneider Electric Industry è stata collocata nella divisione specialistica dei “Migliori del settore”. 

 In una recente intervista, riflettendo sulla storia di Eurotherm e in particolare sulla nascita di TCS, il fondatore George Turnbull ha ricordato la sua prima visita nel 1974 a uno dei più grandi produttori di vetro del Regno Unito, per vedere di persona i problemi che dovevano affrontare nella produzione di vetri oftalmici. Essendo ben consapevole che il processo richiede un controllo della temperatura estremamente preciso per lunghi periodi, questa visita è diventata il fondamento del suo sviluppo del sistema “MATRIC”, per la risoluzione dei problemi di trattamento della qualità del vetro che il cliente affrontava e per portare l’architettura del sistema nella gamma di prodotti Eurotherm per la primissima volta. Nacque Turnbull Control Systems (TCS) che sviluppò subito le sue attività in ogni continente. Anche la Shackleton System Drives (SSD) ha ampliato le sue attività in tutto il mondo, diventando all’epoca il maggior produttore britannico di trasmissioni a velocità variabile e controlli. 

Ingegnere di lunga data presso Eurotherm, John Townsend (più di 45 anni di servizio e ancora oggi ingegnere consulente) ricorda lo sviluppo del regolatore/programmatore 211 nel 1982, ancora considerato dagli ingegneri dell’epoca una pietra miliare del settore. Townsend afferma: “era facile da utilizzare e nessun regolatore di quel tempo aveva programmatore e uscita del regolatore in una sola scatola: un grande vantaggio. In precedenza, questa combinazione veniva ottenuta collegando insieme diverse piccole scatole, con un fascio di fili. Il modello 211 fu anche una delle prime unità a basarsi su un microprocessore. Si trattava di dispositivi ancora piuttosto semplici e venivano programmati in codice “macchina”. Responsabile di questo lavoro altamente specifico era Jim Hall”. Per visualizzare letture in un “colpo d’occhio”, il team di John andò oltre la normale tradizione e usò un elastico. Fu un’idea semplice quella di tenderlo tra perni di metallo per illustrare visivamente il profilo della temperatura in modo grafico, rispetto al tempo. Per impostare meccanicamente i singoli segmenti di tempi e le temperature furono usati due interruttori di sintonizzatori TV. Il 211 rivoluzionò molti processi legati alla temperatura che richiedono elevata stabilità e accuratezza, come la produzione di semiconduttori e il trattamento termico dei metalli, e fu molto più rapido da programmare e più semplice da gestire rispetto ai modelli precedenti. Si rivelò un enorme successo presso diversi clienti per più di vent’anni.  Recentemente, un cliente di Francoforte ci ha inviato con orgoglio una foto del suo regolatore 211, installato nel 1982 e ancora in uso dopo più di 30 anni, affiancato dal più recente registratore/regolatore nanodac™ molto più recente, per la produzione di moderni cristalli e materiali per superconduttori. 

Il successo di Eurotherm continuava, tra innovazioni e di sviluppi all’avanguardia, come ad esempio il primo microprocessore autonomo a loop singolo, il regolatore di processo 6350 e il regolatore 810 con microprocessore PID, che ha vinto il Design Council Award nel 1984 in qualità di primo prodotto di controllo a usare la tecnologia a montaggio superficiale (SMT). Apparso nel 1985 come un innovativo sistema esclusivo di controllo distribuito (DCS) proprietario che offriva una soluzione per sistemi e applicazioni molto più grandi, quali le raffinerie di petrolio, il sistema MaxiVis era destinato ad imporsi per più di un decennio. Insieme a questo, Chessell lanciò un’altra prima mondiale: il primo registratore di dati multicanale programmabile 4001 con display digitale. Prima di allora non era mai apparso nulla del genere e la richiesta fu così alta che i tempi di consegna erano di 48 settimane. 

In occasione del 25° anniversario, Jack Leonard, uno dei membri fondatori, ricordò quante operazioni Eurotherm hanno visto la luce grazie a ingegneri con idee condivise e ad esperti leader del settore che combinavano le loro conoscenze per dare vita a collaborazioni ancora esistenti. Il New Scientist, nel numero del febbraio 1987, ha descritto lo stesso Jack come “un imprenditore del settore tecnologico, artefice di alcuni brillanti miglioramenti tecnici e che presta attenzione agli importanti dettagli della conduzione dell’azienda”. 

A metà degli anni novanta, un direttore vendite di Eurotherm ricorda come riuscì a trasformare in un successo un improvviso incidente, in coincidenza con la visita presso un cliente, grazie a un registratore a carta 4180G. Mentre si recava dal cliente, il bagagliaio dell’auto si spalancò e il registratore non solo cadde ma fu anche colpito da un camion che passava. Dopo aver pulito alla bell’e meglio il prodotto, continuò il viaggio, non volendo abbandonare il cliente, ma incrociando le dita e sperando di non dover effettuare una dimostrazione di questo particolare modello. Naturalmente, però, il cliente voleva vedere il prodotto in azione e la buona notizia è che l’apparecchiatura funzionava ancora, al punto che lui spiegò che cosa era successo, illustrando quindi perfettamente quanto fossero resistenti questi registratori! Infatti le carte e i pennini sono ancora in vendita sul sito Web Eurotherm per unità ancora in uso.

Nei 25 anni che seguirono, le innovazioni e le prime mondiali sono continuate. Il primo regolatore multi-loop in rete, il regolatore di processo T640, è stato uno dei prodotti più resistenti, insieme al regolatore di potenza TC3000; entrambi hanno dominato il settore per anni. Il TC3000 è stato il primo tiristore del settore basato su microprocessore ed è stato un predecessore del regolatore di potenza EPower™ premiato nel 2007. Nel 1993 sono seguiti altri premi per il progetto del registratore 4200, con la sua tastiera “invisibile se spenta”, una prima assoluta, e nello stesso anno per il lancio del primo registratore grafico ibrido di risonanza mondiale, il 4250G. Era dotato di display grafico e di una memoria integrata per la registrazione dei dati in un formato digitale protetto e prevedeva inoltre la sicurezza di un backup su carta, dietro lo schermo. Questo è stato il primo passo verso i settori regolati dalle registrazioni di carta al digitale, che oggi è un metodo di raccolta dati comunemente accettato, nella maggior parte dei settori. Più recentemente, il registratore/regolatore nanodac™, il primo registratore ibrido con controllo a PID, ha vinto il premio Les Mesures Measurement Technology nel 2011, e infine EOS, Eurotherm Online Services ci aggiorna con visualizzazioni di impianti su dispositivo mobile e memorizzazione protetta offsite di dati. 

Dunque, perché i clienti continuano a scegliere Eurotherm?  “Ciò che ci rende unici è che ci impegniamo a comprendere l’attività dei clienti e ad adattarci per risolvere i loro problemi relativi ai processi”, afferma il responsabile Sviluppo aziendale, Dick Van der Geest. Il direttore di Soluzioni, Tom Scheck, aggiunge: “Vendiamo solo due cose: il nostro valore di marchio e il nostro know how applicativo e penso che questo sia il motivo per cui la gente acquista Eurotherm”.  Secondo il Vice presidente Chris Ashworth, “Cinquant’anni sono una straordinaria 
pietra miliare per una qualunque azienda. In realtà, il successo che abbiamo avuto negli ultimi 50 anni è dovuto a due cose: alla nostra innovazione come azienda e al nostro personale. Abbiamo una base globale di dipendenti competenti e di talento, che comprende esperti di segmento e di applicazioni, a supporto sia della nostra organizzazione di vendita sia dei nostri clienti”. 

Alle domande su cosa riserva il futuro, Chris aggiunge: “Abbiamo un gruppo innovativo di ricerca e sviluppo del prodotto che implementa nuove tecnologie per i nostri settori principali, oltre che attività produttive eccezionali. Dal 2014, per rafforzare ulteriormente la nostra offerta, abbiamo anche la potenza globale di Schneider Electric. A loro volta, la qualità della nostra strumentazione, la conoscenza specialistica del settore e l’integrità della nostra proprietà intellettuale rafforzano l’offerta industriale di Schneider Electric”.  

I prodotti Eurotherm toccano quasi ogni aspetto della vita moderna, dall’auto più sicura che si guida, al circuito elettronico del proprio telefono, alle pillole prescritte per migliorare la qualità della vita, persino alla bottiglia del latte che si beve al mattino. Non è un caso che il trattamento termico, le scienze della vita, il vetro, la plastica, cibi e bevande siano i settori chiave in cui risiede la competenza applicativa di Eurotherm. Guardando al futuro, gli ingegneri che entrano a far parte di Eurotherm vengono attratti dalla sua riconosciuta capacità di innovazione e di creazione di prime mondiali, consentendo all’azienda di continuare lo sviluppo di nuove soluzioni industriali che non solo stabiliscono rapporti duraturi con i suoi clienti globali ma apportano anche ulteriore crescita attraverso la risoluzione di stimolanti problemi di processi industriali del futuro.

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